Caricabatterie CARPOINT

I caricabatterie permettono di ricaricare la batteria quando è scarica e di effettuarne il ricondizionamento. Sono particolarmente utili in inverno, in quanto le batterie delle automobili non sono in grado di ricaricarsi completamente a temperature sotto lo zero. In tali condizioni, il livello di carica non è sufficiente per avviare il motore, il che impedisce alla batteria di ricaricarsi nel modo consueto.

Caricabatterie per auto. 9 fattori chiave

1. A seconda delle funzioni svolte, si distinguono caricatori batterie ed avviatori. Le prime sono utilizzate unicamente per caricare le batterie tramite collegamento ad un'alimentazione elettrica esterna. Gli ultimi sono dotati di un accumulatore e consentono di avviare il motore con batteria dell'auto completamente scarica.
2. In base al principio operativo, esistono dispositivi a trasformatore e dispositivi ad alta frequenza (inverter o invertitore). I primi sono caratterizzati da semplicità di progettazione, affidabilità e prezzo contenuto. Sono tuttavia ingombranti e richiedono una configurazione ed una supervisione manuale durante il funzionamento. Gli inverter non necessitano di essere configurati, ma sono più costosi.
3. È importante prendere in considerazione la tensione di bordo del proprio veicolo al momento di procedere alla scelta di un dispositivo di ricarica. La maggior parte delle auto presenta una tensione di 12V, i veicoli di grandi dimensioni sono a 24V e alcuni modelli di motocicli a 6V. I dispositivi universali multitensione sono comodi e convenienti. Sono dotati di un interruttore a levetta e sono compatibili con batterie da 6V e 12V. La modalità 24V può essere utilizzata per la ricarica simultanea di due accumulatori da 12V di pari capacità.
4. Due sono i metodi di ricarica possibili: a tensione costante o a corrente costante. Il primo metodo è completamente sicuro, ma non permette di ottenere una ricarica completa. Il secondo metodo assicura un ciclo di carica rapido e completo, ma comporta un elevato rischio di surriscaldamento o addirittura di ebollizione dell'elettrolita. I moderni dispositivi combinati presentano una strategia di carica a due stadi in grado di produrre prima tensione costante, seguita poi da corrente costante. Questa soluzione permette il ripristino completo dell'energia evitando il rischio di surriscaldamento dell'elettrolita.
5. La maggior parte dei caricatori batterie sono alimentati dalla rete elettrica. Tuttavia, alcuni sono alimentati da pannelli solari. Sono collegati ai terminali in modo diretto o attraverso la presa dell'accendisigari. Si tratta di un'opzione ideale nel caso in cui non sia possibile accedere all'elettricità durante il viaggio.
6. Nei dispositivi economici, è necessario impostare un timer da soli. Sussiste il rischio di carica insufficiente o di sovraccarica. I modelli più costosi sono provvisti di un microcontrollore, che analizza una serie di parametri e, sulla base dei risultati, determina quando la carica necessita di essere interrotta.
7. I caricatori batterie universali vengono richiesti per le batterie al gel, al calcio ed AGM (Absorbent Glass Mat) .
8. Di norma, quanto più costoso è l'apparecchio, tanto più ampia è la relativa gamma di opzioni fra cui scegliere. Alcuni modelli, per esempio, dispongono di una modalità ad impulsi per la riparazione degli accumulatori che sono stati eccessivamente scaricati. Sono anche in grado di desolfatare le piastre, ripristinando la capacità originale della batteria. Ci sono anche dispositivi con compensazione della temperatura progettati per il funzionamento a basse temperature ambientali.
9. Se si desidera monitorare le letture, in tempo reale, sulla capacità ed altre caratteristiche, è consigliabile optare per un modello dotato di uno schermo LCD.

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